Coronavirus in Cina: Google e Microsoft delocalizzano le produzioni

Microsoft e Google sono tra le aziende di tecnlogia che stanno reagendo meglio all'emergenza coronavirus

Di Chriss Street

Microsoft e Google stanno accelerando il trasferimento della produzione dei propri dispositivi elettronici dalla Cina verso altri paesi del Sud-Est Asiatico, come il Vietnam e la Tailandia, questo è quanto emerge da un recente articolo della prestigiosa rivista economica Nikkei Asian Review.

L’epidemia causata dal Covid-19 ha fatto emergere una criticità che accomuna buona parte delle aziende multinazionali nel settore della tecnologia: l’assenza di un piano di emergenza in caso di interruzioni nella catena di approvvigionamento. Come risultato le quotazioni in borsa di queste aziende sono crollate nelle ultime settimane, e gli analisti di Wall Street ritengono che l’epidemia stia mettendo a repentaglio la loro crescita e profittabilità. E in un primo momento sembrava che anche Google e Microsoft avrebbero subito perdite particolarmente ingenti.

L’epidemia di coronavirus si è scatenata proprio mentre l’industria tecnologica mondiale si stava preparando all’implementazione mondiale di circa 1 trilione di dollari di reti 5G, che dovrebbero consentire un’impressionante espansione globale nelle applicazioni dell’intelligenza artificiale.

Recentemente sia Google che Microsoft hanno ampliato la propria offerta di dispositivi elettronici di largo consumo per integrarci i loro software e le offerte basate sui cloud, nel tentativo di imitare quel modello che ha reso Apple l’azienda più prestigiosa del pianeta.

Google detiene la seconda quota di mercato dei cosiddetti altoparlanti intelligenti, lo scorso anno i suoi telefoni Pixel si sono piazzati al sesto posto negli Stati Uniti, e secondo il Nikkei Asian Review le sue spedizioni internazionali sono aumentate del 50 percento. Inoltre, la quota di mercato statunitense del marchio Pixel è cresciuta del 139 percento durante il terzo trimestre del 2019, e si prevede che la sua espansione continuerà con il lancio ad aprile del nuovo e più economico Pixel 4A, così come con il Pixel 5 di fascia alta nella seconda metà del 2020.

Nikkei ha scritto che la prossima generazione dei Pixel di Google sarà costruita in Vietnam, mentre in Tailandia, un partner di vecchia, l’azienda di Mountain Views sta preparando i suoi prodotti ‘smart home’, come Nest Mini e altri altoparlanti intelligenti ad attivazione vocale, che dovrebbero essere pronti per la vendita nella prima metà del 2020.

Nei primi anni del terzo millennio, Microsoft ha realizzato una serie di dispositivi piuttosto fallimentari, come ad esempio i Windows Phone, ma più recentemente il lancio della linea Surface di desktop, laptop e notebook è stato un grande successo.

Attualmente Microsoft è pronta a produrre la linea Surface nel nord del Vietnam già dal secondo trimestre del 2020. Un dirigente della catena di produzione ha dichiarato al Nikkei che «Il volume produttivo in Vietnam all’inizio sarà piccolo, ma poi aumenterà, ed è questa la direzione che Microsoft vuole seguire».

Google e Microsoft, sono aziende storicamente focalizzate su Internet e sono molto più agili nel trasferire la produzione rispetto alle aziende tradizionali focalizzate sull’hardware come Apple, HP e Dell, le quali hanno concentrato la propria produzione in enormi strutture in Cina, allo scopo di ridurre i costi di produzione e aumentare la redditività.

Enodo Economics ha affermato che la guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti aveva già evidenziato la necessità di perfezionare un piano di emergenza in caso di interruzioni nella filiera di produzione, ma il Covid-19 ha più che mai amplificato la necessita di riconsiderare le catene di approvvigionamento globali. A tal proposito il Financial Times ha scritto: «Immaginate un mondo in cui le transazioni bancarie internazionali, lo shopping online e la condivisione dei dati vengono divisi tra due sistemi. Questa è la realtà verso cui ci stiamo dirigendo».

Articolo in inglese: Google and Microsoft Accelerate Production Shift From China Due to Coronavirus

 

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